Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


c/o Palazzo Arese Borromeo - via Borromeo 41, 20811 Cesano Maderno – MB
e-mail info@vivereilpalazzo.it

Giardino: Descrizione

Il giardino di Palazzo Arese Borromeo conserva la tipica tipologia del giardino formale barocco, la quale è principalmente frutto del restauro effettuato attorno al 1990, subito dopo l’acquisizione da parte del Comune di Cesano Maderno. Sono presenti viali ortogonali, alcuni dei quali ombreggiati da filari di carpino bianco, notevole quello centrale che sembra una galleria verde, tra i più lunghi in Lombardia. L’asse principale del giardino è quello che collega prospetticamente il palazzo con la loggia e la grande fontana settecentesca abbellito da una serie di statue in arenaria a soggetto mitologico, risalenti alla seconda metà del Seicento e da parterre di bosso con aiuole di fiori colorate. Al margine del grande viale un doppio filare di tassi, forse secolari.

La carpinata principale

La carpinata principale


La presenza all’interno del giardino di fontane e tempietti indica uno stretto rapporto col mondo classico - con riferimento per eccellenza alla Roma barocca - che si rifà alla testimonianza seicentesca del Leti.
Questi riferisce, parlando del complesso di palazzo Arese Borromeo, che lo stesso può "pareggiare con quello di Tivoli e Frascati nella campagna romana".

Casino

Casino

All’estremità sud est del parco si trova il seicentesco edificio oggi detto "Tempietto del Fauno", in origine chiamato semplicemente "Casino in fondo al giardino"”, poiché la statua del dio Pan, ora collocata al centro dell’aula al piano terra, era anticamente posta su una collinetta in mezzo al vicino bosco.
Costruzione a croce greca con angoli smussati costituiti da quattro absidiole aperte sorrette da colonne tuscaniche architravate, è completato alla sommità da una cupoletta sferica, esternamente sorretta da tiburio e sormontata da una statua.

Interno del Casino

Interno del Casino

All’interno, gli affreschi seicenteschi presentano soggetti legati al tempo (i mesi e lo zodiaco) la natura (nella cupola si possono individuare sebbene molto rovinate le quattro stagioni) ed un probabile riferimento alla cultura agreste di derivazione mitologica.
Sotto il pavimento, una cantina a forma di quadrifoglio, di piccole dimensioni, serviva per conservare i rinfreschi da consumarsi nel parco durante la stagione calda.

L’uccelliera, ubicata lungo il lato settentrionale del giardino all’arrivo del viale trasversale posto giusto alla metà del medesimo, è una pregevole costruzione di forma cubica aperta verso il giardino da un portico a serliana e, su un altro lato, da un vasto lunettone.

Portale

Portale

Era riservata all’alloggiamento di volatili, più probabilmente per diletto che per l’esercizio della caccia (in attesa di restauro conservativo gli affreschi naturalistici che la decorano all’interno). Sull'angolo nord/est del muro di recinzione si trova l’imponente "Fontana del Mascherone", ora disattivata e priva della vasca antistante, di derivazione richiniana (vedasi la fontana del Collegio Borromeo di Pavia) un tempo ospitava nella nicchia una statua del dio Nettuno.

La fontana del Mascherone

La fontana del Mascherone

Il portale monumentale del Giardino posto a est (lungo il muro di recinzione), con i soliti pilastri a manicotto e obelischi sommitali come quelli di piazza Esedra, si ricollega al sistema di quinte architettoniche che costituivano l’asse viario longitudinale qualificante il borgo di Cesano. Dal portale iniziava in direzione est il viale, attuale asse stradale delle vie Alberto da Giussano e Beato Angelico, che portava al “Serraglio degli animali” (di cui rimane oggi solamente il portale d’ingresso), un recinto boscato documentato dal 1675 e realizzato probabilmente dallo stesso Bartolomeo III, dove si allevavano cinghiali, cervi e daini per le battute di caccia.

Il viale dell'uccelliera

Il viale dell'uccelliera

La fontana principale è quella ubicata in fondo al viale prospettico, realizzata alla metà del Settecento per volontà del conte Renato III Borromeo Arese (1710-1778), sfruttando il dislivello naturale del declivio della valle del Seveso. Ad alimentare il gioco d’acqua un tempo era la Roggia Borromeo. L’acqua giunge da un piccolo canale e cade scenograficamente da una cascata a gradoni a mo’ di conchiglia in un bacino sottostante. Da questo passa poi ad una grande vasca ellittica, probabilmente in origine ad uso di peschiera, anticamente abbellita da un gruppo scultoreo centrale raffigurante unicorni (animale araldico dei Borromeo) sormontati da putti recanti altri emblemi araldici borromei in ferro battuto. Oggi rimangono solamente i due cammelli (in realtà dromedari, anch’essi nel blasone di famiglia) accovacciati nel cesto nella parte sommitale della cascata, opere dello scultore G. B. Rainoldi.

La grande fontana barocca

La grande fontana barocca

Disponibile online
QUADERNI
DI PALAZZO ARESE BORROMEO

Se non sei iscritto al sito puoi farlo da qui:
iscrizione gratuita al sito

Login

username:
password:

Vedi il video:

Palazzo nel Tempo - Digital Click
Palazzo nel Tempo - Digital Click


Per vedere gli altri video
vai al canale
VIVEREILPALAZZO
su YouTube