La Ghiacciaia
Il palazzo è dotato, come molte altre residenze nobiliari dell’epoca, di ampie cantine sotterranee un tempo dedicate alla conservazione del vino, produzione tipica della Brianza fino alla metà del XIX secolo.
Ghiacciaia
Oltre ai due grandi ambienti voltati e ad uno più piccolo annesso, ubicati sotto l’ala nord dell’edificio padronale, oggi di proprietà comunale ed adibiti ad uso pubblico, esiste accanto una struttura ipogea molto raffinata e complessa: la cosiddetta ghiacciaia-vinaia di palazzo Arese Borromeo.
Vinaia
Trattasi di un mirabile esempio di architettura civile risalente circa alla metà del Seicento, consistente di due vani interrati sovrapposti: quello superiore, di forma tronco-conica rovesciata costituiva la ghiacciaia vera e propria dove veniva stipato il ghiaccio durante l’inverno; quello inferiore è formato da un percorso ad anello sul quale si aprono delle cavità, chiamate “grottini”, realizzate per riporvi un tempo le botti del vino più pregiato da tenere in fresco. Al centro un pozzo di scolo dell’acqua di fusione del ghiaccio. Ristrutturato negli anni scorsi questo piccolo gioiello è oggi proprietà privata: viene comunque consentita l’accessibilità e la visita su prenotazione.