Importante:
Modalità di accesso al palazzo, costo biglietti e tariffe per affitto sale secondo il regolamento vigente del Comune
di Cesano Maderno.
Informazioni qui
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Bibliografia
Titolo: |
Scene di corte all'inizio del Settecento – Cerimoniali barocchi per Carlo IV Borromeo Arese viceré di Napoli (1710-1713) |
Autore: |
Sergio Monferrini
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Editore: |
EDUCatt - 2021 |
Sintesi: |
"Il conte Carlo Borromeo Arese giunto a Napoli nel 1710 come viceré, non conosce molto di questa città complessa e della sua corte, certamente tra le più importanti della monarchia degli Austrias. Quando inizia questa avventura è un uomo di cinquantatré anni conosciuto nel contesto asburgico per aver collaborato in vario modo con le corti di Madrid e Vienna, ma nonostante questo côté internazionale egli trasferisce nella città partenopea usi e costumi appartenenti alla sua personale esperienza e a un territorio, quello milanese, lontano e differente dal Viceregno napoletano, seppure da oltre due secoli ad esso inestricabilmente legato attraverso il governo spagnolo" (da prefazione di C. Cremonini).
Il libro, basato su documenti in gran parte inediti, tratta del viceregno napoletano del conte Carlo IV Borromeo Arese, avvenuto sotto la dominazione asburgica di Napoli agli inizi del XVIII secolo, durante la Guerra di Successione Spagnola. Molto importante il volume per la ricostruzione dei cerimoniali di corte, tipici dell'epoca barocca, in un contesto, quello napoletano, assai differente da quello milanese da cui proveniva il conte Borromeo. Sono descritti e riportati nella ricca appendice documentaria i sontuosi ricevimenti, festeggiamenti, banchetti e processioni religiose che si svolsero in forma pubblica, con ricchi apparati, e che videro il viceré protagonista, in quanto diretto rappresentante del sovrano di Spagna, Carlo III d'Asburgo, in seguito divenuto imperatore con il nome di Carlo VI. Interessante il ruolo della viceregina, la contessa Camilla Barberini, seconda moglie del Borromeo, che fu animatrice di una vera e propria corte all'interno del palazzo reale di Napoli. Nel volume vi è poi dato spazio alle azioni intraprese dal conte Borromeo, in veste di viceré, per la gestione del regno di Napoli, soprattutto riguardo il potenziamento della flotta e l’ammodernamento di alcune fortezze marittime.
Non mancano nel libro alcuni riferimenti al nostro palazzo di Cesano Maderno, di cui il conte Carlo IV era proprietario, avendolo ereditato da sua madre, la contessa Giulia Arese. Ad esempio, il curioso episodio inerente alla realizzazione di una “vigna alla milanese” nella villa extraurbana di Portici, che fu impiantata dal giardiniere di Cesano, fatto giungere apposta a Napoli per questo lavoro.
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Titolo: |
Acque, fontanili, nobili e banditi nella Brianza del XVI e XVII secolo |
Autore: |
Chiara Ballabio - Zeno Celotto
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Editore: |
GWMAX - 2021 |
Sintesi: |
Gli autori, sulla base anche di preziosi documenti del XVI secolo, conservati presso l'Archivio dell'Ospedale Maggiore di Milano, hanno ricostruito la storia legata all'origine del fontanile detto la Testa del Nan, oggi capofonte della Roggia Borromeo, all'interno della Riserva Naturale Regionale della Fontana del Guercio presso Carugo (CO). Nel libro sono riportate le notizie relative all'escavo del fontanile sul finire del Cinquecento per volontà del nobile spagnolo Giorgio Manriquez, feudatario di Desio, che voleva condurre le acque sorgive fino al borgo di Seregno, nonché le liti successive tra il Manriquez e conti Marliani per il possesso delle acque della Val Marcia (ora Riserva Naturale Regionale della Fontana del Guercio), fino alla completa acquisizione della roggia e di tutti i fontanili da parte di Giulia Arese Borromeo nel 1682. Interessanti poi le vicende legate ai vari personaggi di casa Marliani, nobili feudatari di Mariano Comense, tra cui spicca soprattutto Giovanni (1629-1673) dalla vita turbolenta di bandito... Arricchito di una appendice documentaria, il volume è utile per approfondire la storia della Roggia Borromeo, corso d'acqua artificiale un tempo di fondamentale importanza per Cesano Maderno e il suo palazzo.
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Titolo: |
Il Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno |
Autore: |
a cura di Maria Luisa Gatti Perer e autori vari
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Editore: |
ISAL - 1999 |
Sintesi: |
Sebbene necessiterebbe di una riedizione aggiornata alla luce delle scoperte di carattere storico, architettonico,
iconografico e artistico avvenute negli anni successivi, si tratta di un libro fondamentale sul palazzo cesanese:
la prima vera e propria pubblicazione dedicata a questo prestigioso e importante monumento barocco.
Di notevole interesse la trascrizione dell’inventario degli arredi mobili,
redatto nel 1762 dal ragioniere Ferrante Baselino, che
fornisce una descrizione accurata degli ambienti del palazzo e del loro utilizzo a metà Settecento.
Il libro è consultabile in Biblioteca Civica, essendo tutte le copie esaurite.
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Titolo: |
Palazzo Litta a Milano |
Autore: |
Eugenia Bianchi (curatrice) e autori vari
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Editore: |
SilvanaEditoriale - 2017 |
Sintesi: |
Palazzo Litta di Milano fu la residenza di città del conte Bartolomeo III Arese ed è pertanto legato storicamente a Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno. I destini dei due edifici monumentali si divisero con la spartizione ereditaria tra le figlie del conte avvenuta alla fine del XVII secolo.
Il volume ricostruisce le vicende storiche, architettoniche e decorative di Palazzo Litta, una delle dimore storicamentee artisticamente più significative di Milano, emblematica di una committenza tesa a manifestare il suo potere e i suoi privilegi anche attraverso un’opportuna pratica residenziale.
Un primo capitolo è dedicato al contesto urbanistico dove è sorto il palazzo, in una prospettiva tutta inedita che volge lo sguardo fino alla Milano sforzesca e alla lenta costruzione della proprietà Arese, nella quale sorse la prima fabbrica. Anche i saggi che ripercorrono le varie tappe architettoniche e decorative del palazzo e la ricostruzione della sua immagine interna attraverso l’inventario dei beni ivi custoditi nel 1751 offrono una lettura per molti aspetti nuova.
Ampio spazio è allora riservato agli Arese, ai Visconti Borromeo Arese e poi ai Litta, con i quali la fabbrica arriverà fin quasi alle soglie del XX secolo non venendo mai meno alla secolare vocazione di essere un luogo magnifico, emblematico di lusso, eleganza e splendida accoglienza.
Il volume contiene infine un affondo sulla quadreria che rese illustre Palazzo Litta, una realtà costantemente citata nelle antiche guide milanesi e ricordata con ammirazione dai viaggiatori e dagli intenditori d’arte che avevano accesso alle sue splendide sale.
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Titolo: |
Arte Lombarda n.138 - 2003: "Cesano Maderno Bene Culturale: l'inizio di una storia" |
Autore: |
Autori Vari
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Editore: |
ISAL (Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda) |
Sintesi: |
Sebbene si tratti di una rivista e non di un libro, si ritiene importante comunque segnalare questo numero della
prestigiosa rivista Arte Lombarda, poiché interamente dedicato a Cesano Maderno, per volontà dell'allora direttrice
dell'ISAL, prof. Maria Luisa Gatti Perer. In esso si trovano saggi sia di carattere storico che artistico relativi
alla nostra città: gli studi sulle antiche rogge di Desio e Borromeo, la scoperta e restauro di una pergamena
medioevale, la pala del Transito nell'omonimo oratorio annesso a palazzo Arese Jacini, la committenza musicale
degli Arese nella prima metà del '600 e la figura del "ragionato" Ferrante Baselino al servizio dei Borromeo a
metà '700.
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Arte Lombarda n.138 - 2003
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Titolo: |
Il testamento di Bartolomeo III Arese |
Autore: |
Andrea Spiriti
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Editore: |
DICOM dell’Università dell’Insubria di Varese – 2004 |
Sintesi: |
Si tratta della trascrizione commentata del testamento redatto il 24 settembre 1671 da Bartolomeo III Arese
(1610-1674), conte di Castel Lambro e Presidente del Senato di Milano, artefice e committente di palazzo Arese
Borromeo di Cesano Maderno. Abbastanza ricca è l’introduzione al testo, dove vengono riassunte le tappe
fondamentali della vita dell’Arese e sintetizzate le informazioni salienti contenute nel testamento.
Interessante per comprendere il passaggio di proprietà tra Arese e Borromeo nella Cesano di fine Seicento.
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Titolo: |
Ritratto politico cerimoniale con figure. Carlo Borromeo Arese e Giovanni Tapia, servitore e gentiluomo |
Autore: |
Cinzia Cremonini
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Editore: |
Bulzoni Editore - 2008 |
Sintesi: |
La trascrizione e l’accurata analisi compiuta dalla Cremonini su un prezioso manoscritto custodito presso la
Biblioteca Ambrosiana di Milano ha notevolmente arricchito le conoscenze sul conte Carlo IV Borromeo Arese
(1657-1734) e sule vicende di Casa Borromeo a cavallo tra 600 e 700. Giovanni Tapia, dapprima paggio e poi
servitore personale del conte, descrive gli episodi salienti della vita del suo padrone, soffermandosi soprattutto
sul ruolo che ebbe come diplomatico al servizio dell’Impero asburgico, prima come Vicerè di Napoli e poi come
ministro plenipotenziario per i feudi imperiali in Italia. Non mancano i numerosi riferimenti al palazzo di Cesano,
che assieme a quello di Milano e soprattutto dell’Isola Bella, era teatro di fastosi ricevimenti degni di una vera
corte barocca, di cui il conte Carlo IV curava il cerimoniale con finalità “politiche” e di arricchimento del
prestigio familiare.
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Titolo: |
Clelia Grillo Borromeo Arese – Vicende private e pubbliche virtù di una celebre nobildonna nell’Italia del Settecento |
Autore: |
Anna Maria Serralunga Bardazza
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Editore: |
Eventi & Progetti Editore - 2005 |
Sintesi: |
L’autrice ci fa conoscere la vita e il carattere di uno dei personaggi femminili più eccentrici e intriganti del
Settecento milanese, la contessa Clelia Grillo (1684-1777) sposa del conte Giovanni Benedetto Borromeo Arese.
Frutto di una ricerca d’archivio molto accurata questo libro, oltre narrare la lunga vita della protagonista, le
sue passioni per la scienza, le sue tendenze politiche filo borboniche e le sue importanti amicizie, mostra uno
spaccato della Milano di metà Settecento, con vicende che si intrecciano spesso con i fatti storici e i personaggi
di maggior rilievo di quel periodo, primo fra tutti l’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Nei carteggi trascritti
da Serralunga Bardazza viene più di una volta citato il palazzo di Cesano Maderno, luogo privilegiato di villeggiatura
della contessa almeno fino al 1744, anno in cui rimase vedova e fu “relegata” dai figli in altre residenze di campagna
di casa Borromeo, a causa del suo scomodo carattere.
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Titolo: |
Il Governo del duca d'Ossuna e la vita di Bartolomeo Arese |
Autore: |
Gregorio Leti (in realtà Gerolamo Arconati Lamberti)
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Editore: |
Francesco Colombo Librajo ed Editore in Milano - 1854 |
Sintesi: |
Con prefazione e note a cura dello storico Massimo Fabi, nel 1854 furono ristampati due libri all'epoca assegnati
allo storico secentesco Gregorio Leti, oggi però da molti studiosi attribuiti ad un altro storico milanese del
XVII secolo, Gerolamo Arconati Lamberti. Il primo, edito nel 1678 a Colonia, è il resoconto del governo dello Stato
di Milano sotto Gaspar Tellez de Giron V Duca d'Ossuna (1670-1674), qui descritto in tono assai polemico e quasi
caricaturale, in quanto l'autore, convinto anti-spagnolo, volle mettere in luce solo gli aspetti negativi
dell'amministrazione iberica del Milanese. Il secondo libro, ancor più interessante per quanto riguarda le vicende
legate a Cesano Maderno, è la biografia del conte Bartolomeo III Arese, edita sempre in Colonia nel 1682. Essendo
una fonte coeva è un testo di notevole importanza storica, sebbene anche qui l'autore non trascurò l'occasione per
ridicolizzare la dominazione spagnola, e pertanto va contestualizzato. Sono riportate, in tono encomiastico, le
tappe della carriera politica e diplomatica dell'Arese durnate la Guerra dei Trent'Anni, fino alla carica di
Presidente del Senato. Non mancano gustosi anedotti su episodi accaduti a Milano in quegli anni e sulle vicende
private del conte, come le "biricchinate" combinate dal giovane rampollo contino Giulio II, morto prematuramente
nel 1665. Fondamentale poi la "famosa" citazione sul palazzo di Cesano, luogo privilegiato di villeggiatura del
conte, paragonata alle sfarzose dimore barocche dei Castelli Romani...
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Il Governo del duca d'Ossuna e la vita di Bartolomeo Arese
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Titolo: |
La ghiacciaia di palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno |
Autore: |
Domenico Flavio Ronzoni e Ketty Magni
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Editore: |
Bellavite Editore in Missaglia - 2006 |
Sintesi: |
Una pubblicazione dedicata alla splendida ghiacciaia ipogea di palazzo Arese Borromeo, a seguito del restauro
eseguito dalla proprietà nel 2006. La parte introduttiva del libro racconta le tipologie di ghiacciaia, con
particolare attenzione a quelle situate in territorio brianteo, mentre la seconda parte cura in modo più approfondito
gli aspetti legati al recupero del manufatto e alla nuova destinazione d’uso a servizio della vicina struttura
ricettiva. Il testo è interessante perché fornisce al lettore informazioni su una delle parti più suggestive e
raffinate dal punto di vista architettonico dell’intero palazzo di Cesano.
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Titolo: |
Le Isole Borromeo e la Rocca di Angera – Guida storico-artistica |
Autore: |
Mauro Natale
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Editore: |
Silvana Editoriale - 2000 |
Sintesi: |
Mauro Natale ha composto una guida di facile lettura, utile per il turista che visita le ricche e preziose collezioni
di famiglia Borromeo Arese allestite presso le tre famose dimore storiche verbanesi. Vengono descritti la storia,
l’architettura, gli arredi e i giardini dell’Isola Bella, dell’Isola Madre e della Rocca di Angera. Di notevole
rilevanza soprattutto la parte della guida dedicata alle collezioni dell’Isola Madre, dove è attualmente esposta
gran parte dell’arredamento (quadri, mobili, statue) presente in origine a palazzo Arese Borromeo di Cesano fino
agli anni ’70 del secolo scorso.
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Titolo: |
Cesano Maderno nell’Ottocento |
Autore: |
Delia Frigerio
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Editore: |
Comune di Cesano Maderno - 2000 |
Sintesi: |
L’autrice racconta la vita della nostra comunità nel corso del XIX secolo, basandosi soprattutto sui documenti d’epoca conservati presso l’archivio comunale e affrontando alcuni argomenti
principali, quali il periodo della dominazione austriaca del Lombardo-Veneto, l’unione nel 1869 dei tre comuni prima indipendenti di Cesano, Binzago e Cassina Savina, l’istruzione, l’agricoltura
(fondamentale la bachicoltura), le opere pubbliche (nuove strade e l’arrivo delle ferrovie Nord). Di notevole interesse, infine, una prima analisi storica sulla Roggia Borromeo.
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Titolo: |
Mombello di Limbiate - Passato e presente di una comunità delle Groane |
Autore: |
Carlo Piu
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Editore: |
Associazione Padre Monti Saronno - 2010 |
Sintesi: |
Mombello di Limbiate, pur non appartenendo amministrativamente al territorio di Cesano Maderno, considerata la
stretta vicinanza e l'importanza storica che villa Crivelli ebbe nel passato, fa di questa pubblicazione un
interessante compendio per chi è appassionato di storia locale, soprattutto dell'ambito delle Groane cesanesi.
L'autore analizza la storia di Mombello dalle origini ai giorni nostri, passando in rassegna le varie tappe storiche
fondamentali: il castello medioevale di "Monte Bello", la villa di delizie degli Arconati e poi dei Crivelli,
il noto soggiorno di Napoleone Bonaparte nel 1797, la trasformazione ottocentesca del complesso nel grande manicomio
provinciale, l'attuale situazione e le vicende recenti del quartiere nel dopo guerra. Interessanti i capitoli dedicati
alle località Mombellino (Villa Lurani) e del vicino aereodromo Savoia, località poste al confine con Cesano (attuale
Oasi LIPU). Il libro è inoltre arricchito da molte vecchie fotografie e cartoline.
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Titolo: |
Per una storia di Seveso |
Autore: |
Cristoforo Allievi
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Editore: |
Comune di Seveso - 1998 |
Sintesi: |
Cristoforo Allievi (1881-1960), sacerdote sevesino, poi prevosto a Costa Masnaga, era un uomo colto e grande
appassionato di storia locale. Laureato in scienze naturali a Pavia, in stretta amicizia con importanti geologi e
sismologi del suo tempo, scrisse a puntate negli anni '10 sulla rivista parrocchiale "Risveglio Cristiano" la
storia di Seveso dalle origini alle soglie dell'Ottocento. Questi appunti di grande valore storico furono poi
raccolti in questa pubblicazione nel 1998 per volontà dell'amministrazione comunale di Seveso. L'Allievi,
basandosi principalmente su documenti d'archivio, affrontò temi storici non solo inerenti al borgo di Seveso,
ma anche alla sua Pieve, a cui apparteneva anche Cesano Maderno. Tra i primi egli si occupò della figura del
conte Bartolomeo III Arese e della sua committenza nella Valle del Seveso. Ancora oggi fondamentali e ricchi di
informazioni i capitoli dedicati al convento domenicano di San Pietro Martire (sito legato agli Arese e ai Borromeo)
e al monastero benedettino femminile di San Vittore a Meda.
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