Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

Disegni preparatori, bozzetti, tele a volte di enormi dimensioni ripercorrono l’attività dell’Artista a partire dalle realizzazioni giovanili in cui prevale la scelta del chiaroscuro, secondo quella che era la tradizione di fine seicento ed ininizi settecento, alla piena e totale conquista del colore che esalta in modo ancora più evidente la pregnanza della luce, sin dall’esordio presente nella sua opera. Tuttavia non solo luce e colore fanno del Nostro un grande, perché anche la composizione, geometricamente impeccabile e sapientemente equilibrata, contribuisce alla resa armoniosa e coinvolgente della rappresentazione, tant’è che gli permette di reggere le grandi dimensione degli affreschi realizzati in palazzi e chiese.

Soggetti mitologici e di contenuto religioso, provenienti da tutto il mondo, campeggiano nelle sale della villa Manin trasportando il visitatore in un lontano mondo di miti, ed ecco Zefiro e Flora, Danae, il Ratto delle Sabine, o nelle storie della Bibbia, ed ecco Rachele che nasconde gli idoli, Santa Tecla che salva Este dalla pestilenza, l’Assunzione della Vergine, la decollazione del Battista e via discorrendo. Naturalmente per completare la panoramica non potevano mancare gli affreschi del Palazzo Patriarcale tratti da episodi dell’Antico Testamento, mirabilmente interpretati e rappresentati con fresca immediatezza, affreschi che segnano l’avvio, a fine anni venti, della sua piena e sicura maturità.
Nel Palazzo Patriarcale si è visitato anche il Museo, popolato prevalentemente di antiche statue lignee di pregio di produzione friulana.

Le due giornate a disposizione hanno permesso anche la visita al centro storico della bella città di Udine con il Duomo, maestosa costruzione gotica più volte rimaneggiata, il Battistero, con relativo museo, l’Oratorio della purità con sulla volta l’Assunzione del Tiepolo e sulle pareti affreschi di Giandomenico, suo figlio, edifici in gotico veneziano, come la Loggia del Lionello, del primo novecento come il Palazzo del Comune, del Rinascimento come il Porticato di San Giovanni o il Castello, con la sua ricca pinacoteca.