Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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Attività: Dipinto Antoniani
Cesano e Palazzo Arese Borromeo in uno "scatto fotografico" di primo Settecento
Nel pomeriggio di sabato 21 aprile, a Palazzo Arese Borromeo in sala Aurora, si è svolto un evento organizzato dalla nostra associazione per l’anno 2018, all'interno della rassegna di iniziative promosse dal Comune di Cesano Maderno in occasione del trentennale dell'acquisizione di Palazzo Arese Borromeo.
L'immagine del dipinto in questione è stata proiettata e commentata nei particolari da Daniele Santambrogio (presidente di Vivere il Palazzo), dopo una conferenza introduttiva, a cura della dott.ssa Veronica Drago, incentrata sulla vita e le opere del pittore Alessandro Antoniani, vedutista al servizio del conte Carlo IV Borromeo Arese e del figlio di questi, il conte Federico VI, nei primi decenni del Settecento. La dott.sa Drago ha compiuto nel 2015 il proprio lavoro di tesi di laurea magistrale presso l'Università degli Studi di Torino, sotto la supervisione del prof. Alessandro Morandotti, sull'attività del pittore Alessandro Antoniani, concentrandosi principalmente sulle numerose sue opere che ancora oggi si conservano nella Collezione Borromeo.
Questo dipinto (136 cm x 166 cm) fu realizzato attorno al 1715 in coppia con una veduta del golfo Borromeo del Lago Maggiore, raffigurante l'Isola Bella e l'Isola Madre. Oltre alla qualità artistica dell'opera, in cui si riscontrano le caratteristiche tipiche dell'autore (ampio spazio al cielo luminoso, presenza di un albero posto sempre sulla sinistra del quadro, attenzione ai particolari del paesaggio e all'inserimento di figurine di genere), è evidente la precisione con cui l'Antoniani ha rappresentato il palazzo, il giardino e il borgo di Cesano, confermata anche da una lettura comparata della mappa catastale del 1722 e di altri documenti descrittivi dell'epoca. Più di ogni altra veduta dipinta in serie dallo stesso autore raffigurante Cesano (ci sono note in tutto 5 versioni) questa è sicuramente la più fedele alla realtà. E' possibile ammirare ad esempio il giardino nella sua impostazione barocca (gallerie di carpini, teatri di statue, labirinto) e alcuni elementi quali la Roggia Borromeo con il mulino, l'antica chiesa parrocchiale come si presentava in quegli anni, la "contrada nuova" (Corso della Libertà). Inoltre, in lontananza sono distinguibili il complesso domenicano di S. Pietro Martire a Seveso e il nucleo storico di Meda sulla collina con la sagoma del monastero benedettino femminile di S. Vittore. Daniele Santambrogio
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