Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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Attività: Ispezione all’antico pozzo di Cascina Gaeta
Ispezione all’antico pozzo di Cascina Gaeta
Nel pomeriggio di sabato 29 maggio 2021, su richiesta della nostra associazione e con il benestare dell’Amministrazione comunale di Cesano Maderno, in quanto proprietaria dell’area di Piazza Gaeta, alcuni speleologi volontari del Gruppo Speleologico Prealpino di Clivio (VA), si sono calati in sicurezza nell’antico pozzo di cascina Gaeta al fine di poterlo ispezionare.
Dopo il “Puzzet” di via Silvio Pellico e il pozzo ubicato nel cortile d’onore di Palazzo Arese Borromeo, si tratta del terzo manufatto di questo tipo in territorio cesanese oggetto di attenzione da parte di “Vivere il Palazzo”. Fino agli anni Sessanta del secolo scorso era presente in mezzo alla piazza della corte maggiore di Cascina Gaeta un fabbricato coperto da tetto in coppi a protezione del pozzo, in cui gli abitanti della frazione si recavano ad approvvigionarsi di acqua anche ad uso potabile. Purtroppo, tale edificio fu demolito come pure il vicino oratorio settecentesco dedicato a Sant’Eurosia che si affacciava sulla stessa corte rustica. Il pozzo, fortunatamente, si è relativamente ben conservato fino ai nostri giorni, coperto da un pesante coperchio di ghisa, che lo ha anche nascosto dagli occhi dei residenti del quartiere, che nel dopoguerra è diventato una vera e propria frazione del Comune di Cesano Maderno.
Poco o nulla si conosce sull’epoca di escavazione di questo manufatto, che ricorda molto i suddetti pozzi cesanesi risalenti verosimilmente almeno al XVII secolo. La prima citazione documentata nota è del 1840, all’interno di una relazione di stima dei beni di Casa Borromeo ubicati nel territorio cesanese, tuttavia le caratteristiche costruttive e l’aspetto sembrano suggerire una datazione molto più anteriore, almeno al Seicento. Si ricorda che il nucleo rurale di Cascina Gaeta, detta anche Cascinazza, dovrebbe risalire alla fine del XV secolo, quando apparteneva alla nobile famiglia milanese dei Piatti, che possedeva molti fondi e beni immobili in Cesano e soprattutto in Binzago, poi la Cascinazza passò ai nobili Porro e successivamente a metà Cinquecento ai signori Arese e quindi, un oltre un secolo dopo, per via ereditaria ai conti Borromeo che la detennero fino al Novecento. Esiste però un’ipotesi suggestiva che retrodaterebbe la presenza di un pozzo in questa località addirittura al XIII secolo. Infatti, in alcune pergamene dell’antico monastero benedettino femminile milanese di Santa Maria d’Aurona, le cui badesse erano nel Medioevo le feudatarie di Cesano Maderno, risulta menzionata una località rurale, ubicata a oriente del paese quasi al confine con il territorio di Desio, detta “ad puteum”, ossia “al pozzo”, il che farebbe pensare all’esistenza di tale manufatto, ad uso più che altro irriguo o per abbeverare il bestiame, in mezzo alla campagna ancor prima dell’edificazione della cascina.
Il nostro auspicio come associazione, visto il discreto stato di conservazione del pozzo, è quello di poter sviluppare prossimamente con l’Amministrazione comunale un progetto di recupero del medesimo, che possa mettere in evidenza ed in sicurezza la bellezza di questa opera del passato, così da arricchire la frazione di Cascina Gaeta di un elemento antico per molti anni rimasto nell’oblio.
Il pozzo in una vecchia fotografia degli anni '50 del secolo scorso
Cliccando il seguente link si può visualizzare la relazione tecnica ed il rilievo della canna del pozzo redatti dal Gruppo Speleologico Prealpino.
Daniele Santambrogio
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