Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


c/o Palazzo Arese Borromeo - via Borromeo 41, 20811 Cesano Maderno – MB
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Attività: incontri con l'arte a Ravenna

Un salto indietro nello splendore dei mosaici bizantini
A RAVENNA CON “VIVERE IL PALAZZO E IL GIARDINO ARESE BORROMEO”

Ravenna

Il servizio meteorologico, sempre più preciso ed affidabile, aveva previsto per il lungo ponte dei morti condizioni di bel tempo. Infatti un sole ancora caldo nelle ore centrali della giornata illuminava, rendendoli vivi e brillanti, i rossi e i gialli dei mattoni dell’abbazia di Pomposa, presso Ravenna, e animava gli affreschi sulle pareti interne, vera e propria Bibbia dei poveri e degli analfabeti lungo tutto il corso del Medioevo. Altrettanto interessante e suggestivo appariva il Museo Pomposiano, con pezzi provenienti dai restauri effettuati sulla chiesa, la Sala Capitolare con affreschi di scuola giottesca e il Refettorio in cui lavorarono maestri riminesi del Trecento.
Stiamo parlando dell’ultima uscita di “Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo” realizzata in collaborazione con L’Agenzia per il Turismo e la Cultura, di Cesano Maderno, e guidata dal professor Corrado Mauri.
Dopo la sosta per il pranzo, il gruppo si è trasferito a Comacchio, originale centro del delta del Po, noto per anguille e capitone, ma anche dotato del fascino che caratterizza tutte le località attraversate da canali e specchiantesi sulle loro acque. Tredici isolotti in cui si alternano edifici eleganti e modeste case di pescatori che hanno mantenuto quasi per intero le originarie caratteristiche architettoniche.

Ravenna

Il secondo e il terzo dei quattro giorni della gita sono stati dedicati a Ravenna, di cui tutti conoscono l’illustre passato di capitale dell’ Impero d’Occidente prima e della Corte ostrogota di Teodorico poi. Due giorni passati con il naso all’insù per riempirsi gli occhi delle severe architetture paleocristiane, che riprendono lo schema della basilica romana, ma soprattutto dei vivi e brillanti colori dei mosaici bizantini, delle immagini ieratiche ed idealizzate di Santi e Imperatori, dei Cristi dei catini absidali col loro seguito di fedeli immaginati come gregge che segue il Buon Pastore, delle ritmiche processioni di Martiri e Vergini procedenti verso il martirio, ma anche verso la gloria eterna. Il tutto negli ultranoti monumenti di S. Vitale, Galla Placidia, Sant’Apollinare Nuovo, Battistero degli Ariani, Battistero Neoniano, Sant’Apollinare in Classe ed altre chiese , come quella di S. Francesco, dalla cripta allagata, perchè Ravenna sorge su un terreno paludoso e perciò, ma anche per la presenza di industrie estrattive metanifere che prelevano gas dal sottosuolo, sprofonda. Pure la Domus dei Tappeti di pietra, sito archeologico recentemente recuperato, è stata visitata, né ci si è dimenticati di rendere omaggio al sommo poeta Dante Alighieri visitando la sua tomba.

Comacchio

AInteressante è stata la lettura che Corrado Mauri, sulla falsariga di una nuova interpretazione della nota studiosa Silvia Ronchey, occupatasi in un suo recente libro dello stato bizantino, ha dato dell’impero d’Oriente e della sua dominazione in Italia. Infatti, contrariamente all’immagine di corruzione, pedanteria e decadenza propagandata dalla cultura tardo ottocentesca, l’Impero fu nelle mani di un’élite molto colta che governò nel più assoluto rispetto dei diritti dei sudditi e con un atteggiamento che può addirittura essere definito laico, nonostante, naturalmente, la religione avesse un ruolo centrale nella vita del tempo.

Comacchio

Altro apprezzabile intervento dell’organizzatore è stata, come di consueto, la preparazione preventiva della visita guidata tramite, questa volta, due conferenze: una sulla storia e sulla tecnica del mosaico e l’altra sull’arte bizantina, di modo che chi lo desiderava ha potuto avere un quadro generale di riferimento a cui ricorrere per partecipare con cognizione di causa.

Comacchio

L’ultimo giorno il profumo del mare e la possibilità di spaziare con la vista sulla laguna di Chioggia hanno allargato il cuore di tutti che hanno per un po’ vagabondato per la città ammirandone le bellezze, per poi visitare il Santuario di San Domenico con le preziose tele di Carpaccio, Tintoretto, Jacopo Bassani. Qui un erudito, disponibilissimo e loquace parroco ha a lungo parlato delle ricchezze della sua chiesa, della storia di Chioggia e del suo rapporto con Venezia e si è quindi soffermato su un crocifisso miracoloso del secolo XIV dai forti toni espressionistici ante litteram.
Un apprezzatissimo pranzo tutto a base di pesce ha concluso la mattinata e neanche il viaggio di ritorno, da bollino rosso per i milioni di vacanzieri in giro per l’Italia, è risultato poi così faticoso, perchè si sono registrati solo pochi rallentamenti.

Ravenna

Alcuni dei partecipanti hanno chiesto al professor Mauri di organizzare per l’8 e 9 dicembre una visita alla mostra di Tiziano a Belluno, che è perciò in corso di preparazione e per cui si aspettano adesioni.

Ravenna

Altra meta prevista per marzo 2008 è Parigi di cui tra breve verrà fornito il programma dettagliato.

Marina Napoletano


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