Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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Importante:
Modalità di accesso al palazzo, costo biglietti e tariffe per affitto sale secondo il regolamento vigente del Comune
di Cesano Maderno.
Informazioni qui |
Attività: Incontri con L'Arte a Milano (Canova)
A PALAZZO REALE DI MILANO COME ALLA CORTE DEGLI ZAR DI TUTTE LE RUSSIE
Il richiamo alla classicità vissuta come equilibrio, perfezione formale, forza rasserenatrice nel segno del
superamento delle umane passioni caratterizza la bella mostra in corso a Palazzo Reale di Milano, “Canova alla
corte degli zar” che accoglie le opere di Canova, Tenerani, Bartolini, Finelli, Bienaimé, Wolff ed altri
seguaci del grande Maestro neoclassico, vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.
Il 18 di maggio anche l’ Associazione “Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo”, che collabora con
l’Agenzia per il Turismo e la Cultura di Cesano Maderno, ha pensato di non perdere l’occasione per far
conoscere agli appassionati d’arte opere che tra l’altro non sono così facilmente accessibili, giacché
provengono dall’Ermitage di San Pietroburgo dove furono portate, in maggior parte, dagli zar Alessandro I e
Nicola I. L’esposizione delle quaranta statue in marmo di Carrara ha trovato degna ed adeguata cornice nelle
sale neoclassiche di Palazzo Reale, dove fra l’altro già è collocato in permanenza il fastoso centrotavola di
Giacomo Raffaelli.
Sette le statue del Canova, la cui abilità e il cui grande mestiere, indiscutibili, hanno portato a
realizzazioni di squisita raffinatezza e indubbia espressività. Tra esse il professor Corrado Mauri, curatore
degli “Incontri con l’Arte”, ha sottolineato come risultino particolarmente significative la danzatrice con le
mani sui fianchi, dotata fra l’altro di un meccanismo che la fa ruotare su se stessa, facendo capire come la
scultura vada goduta, nella sua perfezione, da tutti punti di vista, la Maddalena penitente, accasciata in un
dolore inconsolabile, e le tre Grazie, frutto di una straordinaria capacità formale in cui il ritmo della linea
e dei volumi lega indissolubilmente le figure.
Altrettanto abili appaiono Tenerani e Bartolini che con la loro sensibilità riescono a realizzare opere di
sicuro impatto emotivo, anche perché nel frattempo l’affermarsi del Romanticismo aveva spostato l’attenzione
sul sentimento e su un approccio più naturalistico alla realtà.
Belli anche i vasi in pietre dure provenienti da Manifatture dei monti Urali, che intervallano le statue.
Luci soffuse e musiche d’epoca completano l’atmosfera, regalando al visitatore l’illusione di trovarsi
veramente alla corte degli zar. Marina Napoletano
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Disponibile online
QUADERNI DI PALAZZO ARESE BORROMEO
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