Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

MOSTRA SU CARLO IV BORROMEO ARESE IN QUELLO CHE FU IL SUO PALAZZO

Venerdì 12 ottobre, alle ore 21, a palazzo Arese Borromeo, in Cesano Maderno, è stata inaugurata la mostra su Carlo IV Borromeo Arese, organizzata dall’Associazione culturale VIVERE IL PALAZZO E IL GIARDINO ARESE BORROMEO, che opera nell’ambito dell’Agenzia per il Turismo e la Cultura. Erano presenti la massima autorità cittadina, il Sindaco Paolo Vaghi, l’Assessore all’istruzione Michela Vaccaro e il presidente dell’Agenzia per il Turismo e la Cultura Alessandro Vitiello.
La serata è stata aperta dal Presidente dell’Associazione, prof. Corrado Mauri, che, dopo un saluto e un ringraziamento agli astanti, ha spiegato che l’idea della mostra è nata dal fatto che quest’anno ricorrono i 350 anni dalla nascita del personaggio. Egli, sebbene poco conosciuto al grande pubblico, fu un esponente di prestigio della famiglia Borromeo , a cui aggiunse il nome materno Arese, e seppe abilmente districarsi nella complessa situazione del Ducato di Milano a cavallo tra Seicento e Settecento, sotto la dominazione spagnola e poi austriaca.

La parola è quindi passata alla Professoressa Cinzia Cremonini, dell’Università del Sacro Cuore di Milano, autrice di un libro su Carlo IV, la quale ha illustrato a grandi linee la figura del nobile lombardo per poi rispondere alle domande rivoltele dal moderatore Daniele Santambrogio, riguardanti vari momenti della vita e aspetti della personalità del soggetto in questione. Sono così emerse notizie interessanti non solo su quello che fu il nipote dell’ideatore dello splendido palazzo cesanese, ma anche su abitudini e costumi seicenteschi. Significativo, ad esempio, il quadro delle celebrazioni dei matrimoni che avvenivano a tappe, configurandosi come veri e propri contratti tra famiglie per accrescere le sostanze patrimoniali e stringere alleanze, nonostante già il Concilio di Trento avesse cercato di modificarne le caratteristiche dando maggiore autonomia agli sposi e maggiore peso alla funzione sacra e perciò alla chiesa.
Il pubblico, più numeroso di quanto gli organizzatori si aspettassero, data la specificità dell’argomento, ha seguito con attenzione per poi passare alla visita ai pannelli esposti nella Galleria dei Centauri, dove sono narrate in ordine cronologico le varie tappe della vita e della carriere di Carlo, e nella Sala dei Titani, dove invece è documentato il rapporto fra lo stesso e la città di Cesano.

Il contributo più significativo a tutto il lavoro è venuto dall’ingegner Daniele Santambrogio, appassionato studioso e conoscitore della storia del periodo, strettamente coadiuvato da Massimo Rebosio, altro socio attento e preparato sugli argomenti affrontati. Gli altri associati a “Vivere il palazzo”, ognuno mettendo a frutto le proprie competenze, hanno collaborato ed aiutato affinché il prodotto fosse di buon livello da ogni punto di vista. Il risultato li vede soddisfatti e pronti a cimentarsi in nuove prove, tant’è che il Presidente ha anticipato l’intenzione , in occasione del quarto centenario della nascita di Bartolomeo III Arese, di dare vita ad una mostra su di lui.
L’iniziativa su Carlo IV non si conclude con la serata del 12 ottobre, in quanto Sabato 20 gli organizzatori cercheranno di far rivivere l’atmosfera di una corte barocca con una serata in cui verranno letti brani tratti dal diario di Giovanni Tapia, servitore e gentiluomo al sevizio di Carlo IV ed estensore di una sua biografia, e saranno suonate musiche e danzati balli d’epoca. Al Tapia presterà la sua voce l’attore Felice Forcella, mentre si esibiranno al clavicembalo la musicista Maria Grazia Triggiani e nelle danze il gruppo dei Moti Erranti.