Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
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Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


c/o Palazzo Arese Borromeo - via Borromeo 41, 20811 Cesano Maderno – MB
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Attività: incontri con l'arte a Brescia

RIPRENDONO GLI INCONTRI CON L’ARTE DELL’ASSOCIAZIONE “VIVERE IL PALAZZO E IL GIARDINO” DI CESANO MADERNO: A BRESCIA PER “AMERICA!”

Gli “Incontri con l’arte” dell’Associazione culturale “Vivere il palazzo e il giardino Arese Borromeo” in collaborazione con l’ “Agenzia per il turismo e la cultura” di Cesano Maderno sono ripresi il 27 gennaio con la visita a Brescia della mostra “America!” organizzata da “Linea d’ombra” al Museo di Santa Giulia.
La mostra, allestita nel bel complesso monumentale, offre una panoramica della pittura statunitense dell’Ottocento, puntando sul paesaggio e sulla conquista del West narrata non solo con la pittura e scultura, ma anche proponendo oggetti di vita quotidiana appartenuti agli Indiani e una serie di immagini e reperti di Buffalo Bill e del suo “Wild West Show”, spettacolo che fece conoscere in America e in Europa il mitico Far West.
La pittura paesaggistica parte dalla Hudson River School che più che una vera e propria scuola è un gruppo di pittori, a partire da Thomas Cole, accomunati dal desiderio di far conoscere lo straordinario paesaggio del Nuovo Mondo, tanto diverso da quello europeo, da cui i coloni provenivano. Dopo questa prima sezione che colpisce per la vastità e verginità degli ambienti naturali, spesso colti al tramonto e in momenti di tempesta, quasi a sottolineare la forza selvaggia della natura, ne segue un’altra dedicata alle cascate del Niagara, rappresentate in tutta la loro imponenza e magnificenza, poi una successiva, con paesaggi tropicali ed esotici, giacché questi pittori erano anche viaggiatori ed esploratori, ed una ulteriore con vedute di località italiane. Infatti il viaggio nella nostra penisola, da sempre effettuato da tutti gli artisti europei, diventa un’abitudine anche per quelli d’oltre oceano che ricercano il senso della storia, mancante al paesaggio primordiale del loro paese e rimangono affascinati dalla luce e dai colori mediterranei nonché dalla costante presenza dei resti e delle stratificazioni delle antiche civiltà. La quinta sezione contiene scene di vita e paesaggi western, spesso affrontati con intenti documentari e, come già detto, arricchita da testimonianze della vita materiale quali abiti, archi, selle e quant’altro, appartenuti alle varie tribù di nativi. La sesta ed ultima sezione dedicata al paesaggio rivela l’influenza dell’impressionismo francese sugli Americani, che così scoprono un modo più personale e meno naturalistico di accostarsi alla realtà naturale e producono opere più intense e innovative. La parte conclusiva della rassegna riguarda i ritratti, realizzati dagli artisti più vicini alla cultura europea. A completare il quadro, dei percorsi multimediali storici che consentono di conoscere il tempo in cui le opere vennero dipinte, attraverso foto, stampe e musiche.

America!

Originale ed interessante l’interpretazione che il professor Corrado Mauri ha dato delle scelte e delle motivazioni che stanno dietro la realizzazione delle opere. Infatti, sia nella conferenza tenuta in sala Aurora a palazzo Arese Borromeo mercoledì 25 gennaio, sia guidando i gruppi lungo il percorso espositivo, ùha insistito su come la rappresentazione della realtà naturale sia stata, per i coloni europei, prima di tutto inglesi e francesi, un modo per acquisire una nuova identità collettiva, dopo aver abbandonato, per i motivi più svariati, la madrepatria. Una vita nuova, tutta da costruire in una realtà vergine vicina nello spirito a coloro che si erano lasciati tutto alle spalle senza la possibilità o il desiderio di tornare indietro. Sentirsi tutt’uno con un territorio vasto ed affascinante, disponibile e tutto da plasmare diede a tutti nuove speranze e nuovo respiro nonostante le difficoltà, proprio quello che si coglie nello sguardo meravigliato ma puntuale dei pittori del tempo. Ma Mauri ha fatto anche comprendere quanto il fine dell’arte per questi pittori non era quello di esprimere le proprie individuali idee (concetto base dell’arte europea) ma di plasmare, attraverso le straordinarie qualità della natura, una nuova concezione e modalità di vita, in stretto rapporto con i luoghi che, selvaggi e di dimensioni smisurate, consentono con facilità di identificarsi con la creazione divina.

Nonostante questo senso religioso le grandi contraddizioni non mancano sia per la trasformazione del paesaggio stesso, provocata dal progresso, sia per l’annientamento dei veri americani, cioè i pellerossa. Di ciò si rendono ben presto conto questi artisti, grazie alla loro sensibilità che li porta a denunciare, in anticipo di molti decenni, i danni di una crescita incontrollata ed egoistica.
I prossimi appuntamenti degli “Incontri con l’arte” saranno al Castello Sforzesco di Milano il 3 febbraio per la mostra di LEONARDO, il 17 e 24 febbraio per la REGGIA DI VENARIA, il viaggio di sette giorni (dall’8 al 14 marzo) a PARIGI, il Museo Diocesano di Milano con la SCULTURA IN CARTAPESTA dal 1500 al 1700 il 29 marzo, più altri appuntamenti fino a fine giugno.
Per informazioni e prenotazioni contattare i numeri di tel. 3405769670 – 0362528477 o l’Agenzia per il Turismo e la Cultura, via Garibaldi 20, Cesano Maderno.

Marina Napoletano


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