Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

“INCONTRO” A MILANO CON IL “PANDEMONIO” SCAPIGLIATURA

Gli Incontri con l’Arte, organizzati dall’Associazione Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo in collaborazione con l’Agenzia per il Turismo e la Cultura, sono giunti, per quanto riguarda il percorso esplorativo sull’arte del secondo Ottocento, al secondo appuntamento sul campo, ovvero alla visita alla mostra La Scapigliatura, allestita a Palazzo reale di Milano.

Il primo era stato dedicato a Telemaco Signorini, il terzo ed ultimo riguarderà invece, il 31 gennaio 2010, Emilio Longoni. Dunque domenica 22 novembre il professor Corrado Mauri, che prepara gli incontri e funge da guida, ha illustrato e commentato le opere, dipinti e sculture, notevoli per valore artistico e numero, raccolte presso svariate collezioni, per lo più private.
Infatti la Scapigliatura fu un movimento di avanguardia che dovette superare parecchie difficoltà per affermarsi, in quanto nacque come movimento trasgressivo, deciso a rompere con l’espressione figurativa tradizionale e lo stile accademico. Non piacque perciò alla borghesia che, posta davanti ad un’arte che rompeva con gli schemi consolidati sfaldando le forme e scegliendo come soggetto la realtà concreta, reagì arroccandosi sulle sue posizioni. L’avanguardia, perchè di questo si tratta, nacque proprio a Milano ed ebbe come seguaci artisti dell’Italia settentrionale i quali, pur non ignorando l’arte europea, ebbero con essa rapporti poco significativi, contrariamente a quanto invece avvenne agli impressionisti, legati soprattutto ai francesi.

Tra gli artisti più importanti meritano di essere citati Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni con le loro pennellate rapide, morbide ed atmosferiche, Medardo Rosso con le sculture dalla superficie frammentata e sensibile, Giuseppe Grandi, che realizzò il monumento per le Cinque giornate di Milano ed i fratelli Troubetzkoy, uno pittore e l’altro scultore, che tanto bene appresero l’ arte dal maestro Ranzoni il quale li aveva ritratti bambini.