Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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Importante:
Modalità di accesso al palazzo, costo biglietti e tariffe per affitto sale secondo il regolamento vigente del Comune
di Cesano Maderno.
Informazioni qui |
Attività: Conferenza Stemmi dello Scalone
CON I QUADERNI DI PALAZZO APPROFONDITA LA CONOSCENZA DI PALAZZO ARESE BORROMEO
L’Associazione Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo, operante nell’ambito dell’Agenzia per il
Turismo e la Cultura, sin dalla sua nascita si occupa, oltre che di effettuare le visite guidate al Palazzo,
al giardino e alla Chiesa di Santo Stefano, di studiare il complesso edilizio, le sue pertinenze, ma anche
il territorio circostante. La socia Silvia Boldrini, in particolare, si è interessata degli stemmi siti sulle
pareti dello scalone posto nell’angolo di sud ovest della residenza nobiliare che, a parte quelli di ambito
strettamente familiare, non erano stati ancora identificati.
Terminato il lavoro, l’Associazione ha deciso di divulgare i risultati sia tramite i Quaderni di Palazzo Arese
Borromeo, consultabili sul sito di Vivere, dopo aver effettuato un’iscrizione gratuita o acquistabili presso
il book shop di Palazzo, sia indicendo una conferenza nella Sala dei Fasti Romani, accessibile proprio tramite
il suddetto scalone. La conferenza si è tenuta giovedì 3 dicembre alle ore 21 con titolo: “Uno stemmario
milanese affrescato: lo scalone delle arme di Palazzo Arese Borromeo”. Il professor Mauri, presidente di
Vivere, ha introdotto la serata spiegando le finalità dei Quaderni e degli studi su di essi pubblicati e
sottolineando l’impegno, la passione e l’amore che animano tutti i volontari nei confronti della residenza di
Bartolomeo III Arese. Quindi ha lasciato la parola alla relatrice Silvia Boldrini, la quale in primo luogo ha
fornito qualche cenno storico sulla disciplina araldica, per poi passare a chiarire almeno i termini
principali del sottocodice specifico, in modo da poter illustrare alcune tipologie di arme presenti
a Palazzo.
Si tratta di scudi tutti accartocciati, cioè circondati da volute ornamentali, secondo l’uso seicentesco,
in cui non di rado i pittori si sono presi delle licenze circa la distribuzione degli spazi o la
rappresentazione delle figure, anche perchè prescrizioni precise in materia si avranno solo nel XVIII secolo,
sotto il regno di Maria Teresa d’Austria. Il lavoro, quindi, è stato lungo ed impegnativo ed ha richiesto non
solo nozioni araldiche accurate, ma anche capacità di interpretazione e critica delle immagini oggetto di
studio. Silvia Boldrini ha affermato, anticipando in qualche modo la direzione che prenderanno le sue
ricerche, che, secondo logica, il passo successivo da compiere dovrebbe essere lo studio delle motivazioni
per cui questi stemmi e non altri sono presenti nell’edificio, così da ricostruire tutto il sistema di
apparentamenti ed alleanze delle famiglie Arese prima e Borromeo Arese dopo.
L’analisi e la decodificazione degli stemmi scelti dalla studiosa per la conferenza si è rivelata estremamente
interessante ed ha permesso, prima di tutto alle guide presenti, ma anche agli altri appassionati della
materia, di arricchire ed approfondire la conoscenza del Palazzo, ma anche di simboli e segni in cui
quotidianamente gli appassionati di arti figurative ed architettura si imbattono nei loro studi e
viaggi culturali. Un plauso dunque a chi, per pura passione e disinteressatamente dedica il suo tempo
libero alla cultura e alla sua divulgazione. Marina Napoletano
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Disponibile online
QUADERNI DI PALAZZO ARESE BORROMEO
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