Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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Importante:
Modalità di accesso al palazzo, costo biglietti e tariffe per affitto sale secondo il regolamento vigente del Comune
di Cesano Maderno.
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Attività: Mostre a Milano
INCONTRI CON L’ARTE: PRIMO APPUNTAMENTO DEL 2012 A MILANO
“Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo” , per iniziativa del curatore degli “Incontri con l’Arte”, professor Corrado Mauri, ha inaugurato
il nuovo anno 2012 con la visita a due mostre di grande interesse allestite a Milano dal Museo Diocesano e dalla Pinacoteca Ambrosiana.
Ma non è questo l’unico motivo di interesse dell’evento, infatti, oltre alla bellezza e alla raffinatezza degli oggetti, di inestimabile valore, la
mostra permette di ripercorrere l’evoluzione dell’arte lombarda dal gotico alla rinascenza nei secoli in cui governarono a Milano le due dinastie. Si
tratta di un’evoluzione lenta, che non dimentica la tradizione, ma si innesta su di essa rinnovandola ed arricchendola di spunti nuovi e di nuove
interpretazioni. Anche l’importanza del ruolo di Milano in questo ambito viene sottolineata dalla presenza di opere di altissima fattura che nulla
hanno da invidiare al resto della produzione italiana ed europea.
Alla Pinacoteca Ambrosiana, invece, è stato possibile ammirare un’opera della maturità di Sandro Botticelli: “Natività mistica”, proveniente dalla
National Gallery di Londra, a cui i responsabili del Museo hanno accostato un altro dipinto di proprietà dello stesso per permettere una visione e
una comprensione più ampia dell’arte del pittore: “Madonna del Padiglione”. Il dipinto appartenente alla Galleria londinese è particolarmente
significativo perchè rivela, nella seconda parte della vita dell’artista, una tendenza arcaizzante, infatti la prospettiva rinascimentale viene
abbandonata alterando le dimensioni dei membri della sacra famiglia, al centro del quadro, dentro una capanna. Essi sono più grandi degli angeli
che accolgono i giusti in primo piano.
Non solo, anche il girotondo di altri angeli nell’alto della composizione si effettua in un cielo dorato che ricorda lo stile gotico, nel quale
l’oro significava l’infinito. Infine una scritta in greco fa supporre che il dipinto non dovesse essere esposto in un luogo pubblico, giacché questa
lingua era conosciuta da pochi, ma che esso fosse stato fatto dall’artista per sé e per la cerchia dei suoi amici. Il dipinto, un po’ criptico,
fa riferimento all’Apocalisse e certamente risente del clima creato in Firenze dal Savonarola che predicava semplicità e rigore, invitando a fare
della città una nuova Nazareth. Marina Napoletano
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Disponibile online
QUADERNI DI PALAZZO ARESE BORROMEO
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