Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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Importante:
Modalità di accesso al palazzo, costo biglietti e tariffe per affitto sale secondo il regolamento vigente del Comune
di Cesano Maderno.
Informazioni qui |
Attività: Torino Degas
“VIVERE” A TORINO PER PALAZZO MADAMA ED EDGAR DEGAS
Data: domenica 11 novembre, destinazione: Torino, organizzatrice: Associazione Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo,
sezione Incontri con l’Arte, curatore: Corrado Mauri. Questa l’ultima iniziativa proposta per visitare Palazzo Madama e la mostra
di Degas nella Palazzina Società Promotrice delle Belle Arti al Valentino.
Come prima meta è stato scelto il Palazzo Madama, essendo esso uno degli edifici maggiormente significativi della millenaria storia
di Torino. Ristrutturato da poco meno di due anni dopo circa diciotto di chiusura, come molti palazzi storici d’Italia questa
costruzione è la summa delle epoche e degli stili che si sono succeduti nel corso dei secoli lasciando una traccia e una testimonianza
che arricchiscono la conoscenza storica e artistica del nostro patrimonio culturale troppo spesso negletto. Si parte dal periodo
romano fino ad arrivare a quello risorgimentale. Gli interventi più consistenti e significativi vennero effettuati nei secoli XVII
e XVIII dalle “Madame Reali”, da qui il nome del Palazzo, la seconda delle quali chiamò il grande architetto Filippo Juvarra di
cui si possono ammirare la facciata e lo scalone. Destinato in passato a varie funzioni: residenza privata, sede del governo
provvisorio nel periodo della dominazione francese, prigione, sede del Commissariato di polizia etc., venne riqualificato nel
1832 ospitando la Regia Pinacoteca e, nel 1848, il Senato Subalpino e nel 1861 il Senato del Regno d’Italia. Oggi il monumento
ospita il Museo Civico d’Arte antica su quattro piani, dall’interrato, con i reperti dei primi secoli del Medioevo, al piano terra,
con opere dal Gotico al Rinascimento, al piano nobile, con le collezioni sabaude, al quarto piano con maioliche, oreficerie etc..
Questo ricchissimo e preziosissimo palazzo lascia davvero sorpresi e ammirati per la quantità e soprattutto qualità dei capolavori
contenuti e merita una visita lunga e accurata.
Seconda meta della giornata la mostra di Degas, con capolavori provenienti dal Musée d’Orsay, un’antologica comprendente settanta
opere tra dipinti, sculture, pastelli e monotipi. Come è noto i soggetti di questo pittore , collega degli Impressionisti,
sono vari. Innanzi tutto i ritratti, tra cui merita una menzione particolare quello del nonno e che rivelano una notevole
capacità di interpretazione psicologica dei personaggi. Per non parlare della tensione e del disagio che si leggono con grande
chiarezza in quel capolavoro che è La famiglia Belleli (Ritratto di famiglia), per il matrimonio mal riuscito di una sua zia.
In secondo luogo le corse di cavalli, poi le ballerine, delle quali a Degas non interessa la bellezza o la leggiadria, ma che
lo attraggono e vengono studiate perché forme in movimento. Altro tema preferito le donne colte nei momenti più umili ed intimi
della loro vita quotidiana, mentre ad esempio stirano o meglio ancora si lavano. L’Artista le osserva come dal buco della serratura,
ma senza intenti voyeuristici, bensì solo per coglierle nella naturalezza e disinvoltura di chi si sa sola e non teme il giudizio e
lo sguardo altrui. Una mostra da non perdere e che fra l’altro rivela il debito contratto da Degas con l’arte italiana che conobbe
grazie a suoi soggiorni in Italia dove si innamorò soprattutto di Giotto, di Luca Signorelli e dei Primitivi, ma anche
di Michelangelo.
Prossimi appuntamenti degli Incontri con l’Arte: Marina Napoletano
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Disponibile online
QUADERNI DI PALAZZO ARESE BORROMEO
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