Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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di Cesano Maderno.
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Attività: Serva Padrona
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LA SERVA PADRONA A PALAZZO ARESE BORROMEO
Sabato 13 settembre, alle ore 18,30, il giovanissimo direttore d’orchestra Michele Spotti, con il supporto
dell’Associazione culturale Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo, ha presentato l’opera
La serva padrona, realizzata dal Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e presentata per la prima volta
a Cesano Maderno.
L’evento si è svolto a Palazzo Arese Borromeo, nel Salone delle Feste posto al piano nobile e arricchito dagli affreschi
dei pittori più importanti del Seicento lombardo, chiamati a realizzare quello che si può considerare il testamento
spirituale di Bartolomeo III Arese che, nella sua dimora di campagna volle lasciare il segno del suo pensiero di uomo,
giurista e suddito della corona spagnola. In questa cornice di tutto rispetto e davanti ad un folto pubblico è stata
eseguita l’opera di G. B. Pergolesi su testo di G. A. Federico, rappresentata per la prima volta il 28 agosto1733 al
Teatro San Bartolomeo di Napoli.
La Serva Padrona, in origine intermezzo in due tempi di un’opera seria dello stesso Pergolesi, “Il Prigionier Superbo”
ha un’importanza fondamentale nella storia dell’opera, infatti si è soliti far risalire ad essa le origini dell’Opera Buffa
italiana che avrà poi un grande sviluppo nella seconda metà del Settecento e che culminerà con Gioacchino Rossini.
Nell’opera si alternano brani musicali e recitativi accompagnati. Essa tratta del rapporto tempestoso tra un nobile,
Uberto, e la sua serva, Serpina, che terminerà, dopo battibecchi e sotterfugi, con il matrimonio fra i due, sicché alla fine,
secondo i suoi desideri, la serva diventerà padrona. Nel contrasto tra i due è coinvolto anche il servo Vespone,
interpretato da un mimo. L’opera è ambientata in un palazzo nobiliare e la sua durata si aggira attorno ai
cinquanta minuti.
I cantanti, Barbara Massaro e Jaime Edoardo Pialli, sono stati scelti tra i migliori allievi del Conservatorio di Milano,
mentre il direttore Michele Spotti ha diretto il gruppo cameristico Arcantico, specializzato nel repertorio cameristico,
operistico e violinistico settecentesco. Curatrice e supervisore del progetto la Professoressa Cinzia Barbagelata.
Hanno aperto il pomeriggio musicale gli interventi del Professor Mauri, presidente dell’ Associazione Vivere, che ha
illustrato il lavoro svolto, e dell’Assessore alla Cultura Celestino Oltolini, che ha portato i saluti dell’Amministrazione
e ringraziato gli organizzatori. Era presente anche il Sindaco Gigi Ponti.
L’esecuzione, di ottimo livello e ben curata, visti anche la professionalità e serietà dell’Ente e dell’Associazione
coinvolta, è stata calorosamente applaudita dal pubblico in sala. Si auspica che simili eventi possano non restare
occasionali, ma diano il via ad altre manifestazioni dello stesso tipo, rendendo di nuovo l’Opera lirica popolare
come nell’Ottocento.
Marina Napoletano
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