Vivere il Palazzo e il Giardino Arese BorromeoAssociazione di volontariato culturale CESANO MADERNO
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di Cesano Maderno.
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Attività: Munch 2014
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“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO
Il 12 gennaio gli Incontri con l’Arte, organizzati dal professor Corrado Mauri, presidente dell’associazione Vivere il
Palazzo e il Giardino Arese Borromeo, hanno portato a Genova un gruppo di visitatori per la mostra di Munch, allestita
presso Palazzo Ducale. Essa riveste un particolare interesse perché, pur non annoverando le opere più famose
dell’Artista norvegese, quale L’Urlo, espone opere provenienti tutte da collezioni private e quindi non facilmente
accessibili al pubblico.
Più di ottanta fra oli ed incisioni a partire dalla giovinezza, in cui l’Autore già mostra notevole capacità di sintesi e
la determinante esigenza di esprimere il proprio vissuto e stato d’animo, conosce l’impressionismo e la pittura di
Van Gogh e Gauguin, sviluppando una pittura di sintesi e di grande libertà stilistica ma anche di sicuro risultato
comunicativo ed emotivo. Realizzando numerose mostre le sue opere influiscono su buona parte della giovane pittura europea.
Dai primi anni del novecento esegue importanti ritratti, mostrando la capacità di cogliere il carattere del ritratto con
una pittura di immediata esecuzione e con colori vivaci. Attività che continua sino alla piena maturità, come con i
ritratti di Annie Stenersen, del 1934, e Henrik Bull del 1939. Quindi dai paesaggi pieni di luce dei primi anni di
attività, si passa gradualmente ad oli dai colori violenti che anticipano l’espressionismo, come in Tronchi robusti
nella neve, del 1923, e Bagnanti del 1904-1905.
Splendide anche le numerose incisioni, particolarmente amate da Munch ed eseguite con grande abilità tecnica, ma anche
espressività pregnante. Basti citare le due versioni grafiche di Madonna, una con e l’altra senza spermatozoi, ben note
anche al vasto pubblico. Da queste ai ritratti, quelli della collezione Portfolio Linde, commissionatagli dal dottor
Max Linde dal 1902, quelli delle sue modelle e della famiglia, oltre a numerosi autoritratti che indicano il desiderio
di indagare la sua psiche, tormentata dalle malattie sue e dei suoi familiari e dalla morte precoce di parecchi di loro,
colpiti dalla tisi e da disturbi psichici, fatti che molto bene possono spiegare la sofferenza e l’angoscia che trapelano
da tutti i lavori. Il percorso espositivo si conclude con una sezione intitolata “Warhol after Munch”, dove il primo
interpreta in chiave pop alcune opere del secondo.
Il pomeriggio visita alla città e al suo principale monumento: la Cattedrale di S. Lorenzo, ammirato per la sua interessante
architettura, risultato del sovrapporsi nei secoli di vari stili, come per la stragrande maggioranza del patrimonio
architettonico italiano, per la decorazione ricca e preziosa che ne alleggerisce la facciata e per la
bellezza degli interni.
Marina Napoletano
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QUADERNI DI PALAZZO ARESE BORROMEO
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