Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo
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Associazione di volontariato culturale CESANO MADERNO


c/o Palazzo Arese Borromeo - via Borromeo 41, 20811 Cesano Maderno – MB
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Attività: Munch 2014

“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO

“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO

Il 12 gennaio gli Incontri con l’Arte, organizzati dal professor Corrado Mauri, presidente dell’associazione Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo, hanno portato a Genova un gruppo di visitatori per la mostra di Munch, allestita presso Palazzo Ducale. Essa riveste un particolare interesse perché, pur non annoverando le opere più famose dell’Artista norvegese, quale L’Urlo, espone opere provenienti tutte da collezioni private e quindi non facilmente accessibili al pubblico.

“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO
“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO

Più di ottanta fra oli ed incisioni a partire dalla giovinezza, in cui l’Autore già mostra notevole capacità di sintesi e la determinante esigenza di esprimere il proprio vissuto e stato d’animo, conosce l’impressionismo e la pittura di Van Gogh e Gauguin, sviluppando una pittura di sintesi e di grande libertà stilistica ma anche di sicuro risultato comunicativo ed emotivo. Realizzando numerose mostre le sue opere influiscono su buona parte della giovane pittura europea.

“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO
“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO

Dai primi anni del novecento esegue importanti ritratti, mostrando la capacità di cogliere il carattere del ritratto con una pittura di immediata esecuzione e con colori vivaci. Attività che continua sino alla piena maturità, come con i ritratti di Annie Stenersen, del 1934, e Henrik Bull del 1939. Quindi dai paesaggi pieni di luce dei primi anni di attività, si passa gradualmente ad oli dai colori violenti che anticipano l’espressionismo, come in Tronchi robusti nella neve, del 1923, e Bagnanti del 1904-1905.

“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO
“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO

Splendide anche le numerose incisioni, particolarmente amate da Munch ed eseguite con grande abilità tecnica, ma anche espressività pregnante. Basti citare le due versioni grafiche di Madonna, una con e l’altra senza spermatozoi, ben note anche al vasto pubblico. Da queste ai ritratti, quelli della collezione Portfolio Linde, commissionatagli dal dottor Max Linde dal 1902, quelli delle sue modelle e della famiglia, oltre a numerosi autoritratti che indicano il desiderio di indagare la sua psiche, tormentata dalle malattie sue e dei suoi familiari e dalla morte precoce di parecchi di loro, colpiti dalla tisi e da disturbi psichici, fatti che molto bene possono spiegare la sofferenza e l’angoscia che trapelano da tutti i lavori. Il percorso espositivo si conclude con una sezione intitolata “Warhol after Munch”, dove il primo interpreta in chiave pop alcune opere del secondo.

“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO
“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO
“VIVERE” A GENOVA PER UN EDVARD MUNCH IN GRAN PARTE INEDITO

Il pomeriggio visita alla città e al suo principale monumento: la Cattedrale di S. Lorenzo, ammirato per la sua interessante architettura, risultato del sovrapporsi nei secoli di vari stili, come per la stragrande maggioranza del patrimonio architettonico italiano, per la decorazione ricca e preziosa che ne alleggerisce la facciata e per la bellezza degli interni.

Marina Napoletano


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