Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

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"CESANO MADERNO AI TEMPI DI SAN CARLO: CONFERENZA A CURA DI “VIVERE IL PALAZZO"

Per Giovedì 25 settembre, alle ore 21,00, l’Associazione “Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo” ha organizzato, nella Chiesa Antica di S. Stefano ora Auditorium Disarò, una conferenza dal titolo “La parrocchia di Cesano al tempo di San Carlo”, basata sulle ricerche compiute dallo studioso Luigi Ravagnati ed edite sui “Quaderni di Palazzo Arese Borromeo”, pubblicati semestralmente dall’Associazione.

Corrado Mauri, presidente dell’Associazione, ha presentato la serata ed i relatori, ha ringraziato l’Amministrazione Comunale per la concessione dello spazio pubblico ed ha concluso presentando i Quaderni che contengono ricerche sul Palazzo e sulla città di Cesano Maderno, informando del fatto che finora sono stati pubblicati, dal 2006, dieci articoli di documentazione storica sulla città, dieci sul Palazzo e sei monografie.

A questo punto la parola è passata a don Flavio Riva che, parlando dei documenti relativi agli “StatI delle Anime”, tenuti dai parroci di quel tempo, ha ricordato che l’espressione, pur mettendo l’accento sulla parte spirituale dell’essere umano, si riferisce pur sempre a uomini in carne ed ossa, la cui parte materiale è pure, come l’anima, immortale, grazie alla resurrezione della carne promessa da Dio.

La parola è quindi passata al Ravagnati e a Daniele Santambrogio, socio di “Vivere”, che ha rivolto all’Autore della ricerca alcune domande concernenti gli “Stati delle Anime” e la loro importanza per la storia locale che, senza questi registri parrocchiali che sono censimenti periodici, sarebbe oltremodo lacunosa e difficile da ricostruire, visto che i parroci annotavano, in altrettanti registri battesimi, matrimoni e funerali, dandoci così un quadro completo della popolazione residente anno per anno. Quindi si è passati ad esaminare le contrade e le loro peculiarità principali mostrando una cartina topografica che ne illustrava la collocazione. La terza domanda riguardava i possidenti e le famiglie più importanti di Cesano (Arese, Porro, Romagnano). A questo punto lo stesso Santambrogio è intervenuto illustrando il contenuto di un suo articolo riguardante i beni di casa Arese acquistati nei secoli XVI e XVII in città. L’attenzione si è poi concentrata sulle differenze tra Cesano da una parte e Binzago e Cascina Gaeta dall’altra.

A tali domande ha risposto in modo dettagliato il principale relatore inframmezzando il discorso con curiosità legate alla vita di cinquecento anni fa e parecchi aneddoti curiosi e anche divertenti su personaggi e professioni caratteristiche. In particolare ha riferito della visita pastorale di San Carlo Borromeo in cui l’illustre cardinale ebbe un vivace scambio di opinioni con il nobile Romagnano sulle modalità e le caratteristiche di una cappella che questi voleva erigere in Santo Stefano intitolandola a Sant’Antonio da Padova.