Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

Presentazione dell’articolo "Carlo Maria Maggi e la 'Sala dei Motti' nel Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno"

Nel pomeriggio di sabato 11 novembre si è tenuta la presentazione dell’edizione n. XIV (numero unico 2023) della collana dei “Quaderni di Palazzo Arese Borromeo” che anche quest’anno la nostra associazione è riuscita con successo a pubblicare. Nello specifico è stato presentato al pubblico dall'autore, il dott. Massimo Benzo, l'articolo "Carlo Maria Maggi e la “Sala dei Motti” nel Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno".

Lo studioso, che è anche nostro socio e volontario, ha scoperto, dopo un lungo lavoro di ricerca, le fonti letterarie e il nome del poeta che scrisse i due sonetti affrescati nell'ambiente al piano nobile di palazzo, ora chiamato "Biblioteca", che anticamente era detto "Sala dei Motti". L’autore dei due componimenti poetici è risultato infatti essere Carlo Maria Maggi (1630-1699), il maggiore poeta milanese dell’epoca barocca, appartenente pure alla nota Accademia di Arcadia, che ebbe legami stretti di amicizia con il conte Bartolomeo Arese, che lo volle addirittura suo segretario presso il Senato di Milano, e la famiglia Borromeo che ereditò il palazzo di Cesano. Grazie al lavoro di Benzo è stato possibile ricostruire i soggetti delle 14 “imprese” che erano affrescate nella parte superiore della sala, andate purtroppo distrutte a metà Settecento, collegate agli altrettanti “motti” che assieme costituivano le due poesie (sonetti) affrescate sulle pareti ovest ed est della sala medesima.

Dallo studio è emerso che tali componimenti, che trattano di un amore platonico “soffocato” che abbatte il poeta ma lo fa nello stesso tempo sublimare nell’arte della poesia, erano dedicati alla musa ispiratrice del Maggi, ossia la marchesa Teresa Serra Visconti di Cislago, moglie del marchese Cesare Visconti, legato ai Borromeo Arese anche per legami di parentela. Nel corso della presentazione, Benzo ha descritto uno per uno i 14 “corpi d’impresa” un tempo nei medaglioni affrescati nella parte superiore delle pareti, regalando così una visione d’insieme che fino ad ora non era mai stato possibile cogliere nella sua interezza.

Ambiente davvero singolare di Palazzo Arese Borromeo, anche se marginale rispetto agli spazi più sontuosi adiacenti, è tornato dunque ad essere il “Salone delli Motti dipinto con Heruditioni”, così descritto nell’inventario di palazzo stilato nel 1704: un luogo tutto dedicato all’arte poetica, tema caro alla cultura barocca, che non poteva mancare tra le mura del nostro splendido palazzo.

Il quaderno contiene inoltre un altro articolo a cura del dott. Sergio Monferrini dal titolo “Generosità e ingegno – Alcune note sui rapporti fra Bartolomeo Arese e Vitaliano VI Borromeo”, sintesi della conferenza tenutasi a Cesano nella primavera 2022, che illustra i legami di amicizia e stima reciproca, nonché di parentela tra i suddetti nobili, rispettivamente committenti del palazzo cesanese e di quello dell’Isola Bella.

La versione online in formato pdf sarà caricata nella sezione dedicata ai “Quaderni di Palazzo Arese Borromeo” nel sito della nostra associazione www.vivereilpalazzo.it.