Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

Bartolomeo Arese e la sua famiglia

Nel pomeriggio di domenica 23 aprile in sala Aurora si è tenuta una conferenza dal titolo "Bartolomeo Arese e la sua famiglia" con relatore il dott. Sergio Monferrini, storico e archivista.

Monferrini, profondo conoscitore della storia delle famiglie aristocratiche lombarde del 600, ha esposto quanto emerso dai suoi studi archivistici in merito ai rapporti familiari tra gli Arese, Omodei, Borromeo e Visconti attorno alla metà del XVII secolo, con particolare attenzione alla figura del conte Bartolomeo Arese, committente del nostro palazzo di Cesano, che riuscì a creare un sistema di alleanze matrimoniali tra le famiglie nobili più importanti di Milano.

Sono stati descritti gli alberi genealogici degli Arese, Omodei, Legnani, ponendo in risalto i numerosi matrimoni incrociati tra le suddette casate aristocratiche.
È stata affrontata pure la vicenda del ramo degli Arese conti Parabiago che si estinse con la morte del conte Francesco nel 1652, durante l’assedio di Barcellona: con un abile mossa il conte Bartolomeo III, lontano cugino del suddetto, ottenne la cospicua eredità per suo figlio, il contino Giulio Arese, incrementando così il patrimonio familiare, anche nel territorio di Cesano Maderno.

Monferrini si è poi concentrato sulle figure di Bartolomeo Arese e di sua moglie Lucrezia Omodei e dei loro parenti più stretti. Sono state evidenziate alcune notizie inedite, basate su documenti d’archivio (soprattutto i registri dei battesimi e degli atti di morte). Ad esempio, è emerso che il nome completo del contino Giulio (1645-1665) era Marco Antonio Giulio Giuseppe Gaspare, e quindi Giulio era solo il terzo nome, anche se quello più usato in famiglia. Oppure il vero nome del cardinale Luigi Omodei, fratello di Lucrezia e pertanto cognato dell’Arese, era Luigi Ambrogio e non Luigi Alessandro, come erroneamente riportato nella recente bibliografia.

Sono stati narrati degli aneddoti, quasi al limite del "gossip", fondati anch’essi su documenti inediti d'archivio, uno per tutti il resoconto di tutte le tappe che portarono al matrimonio di Carlo Omodei, nipote di Lucrezia, con la nobildonna spagnola di alto rango Eleonora de Moura marchesa di Castel Rodriguez, vedova di Angel de Guzman e già viceregina di Sicilia. Ella, pur non avendo un aspetto gradevole, in quanto orba di un occhio e un po' deforme, era molto ricca e potente e aveva molti pretendenti dopo la morte del marito. L’Omodei riuscì comunque a spuntarla e ad ottenere l’ambita mano della marchesa di Castel Rodriguez e convolò a nozze a Madrid dove visse poi per il resto della sua vita.